Il cardinale sardo Angelo Becciu ha deciso di non partecipare al conclave per l’elezione del nuovo Papa. “Ma sono innocente”.
La nota è arrivata questa mattina ed è senz’altro la notizia del giorno. Il prelato ha deciso di non far parte della cerchia ristretta di prelati che eleggeranno il prossimo Pontefice. Ha dichiarato di avere “a cuore il bene della Chiesa” e di aver deciso di “obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà di Papa Francesco”. Ma resta “convinto” della sua innocenza. Questo passo indietro cambia gli equilibri nel prossimo conclave che comincerà il 7 maggio.
Angelo Becciu è stato condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi per peculato e truffa dopo lo scandalo che lo vide coinvolto nel 2020 per l’acquisto di un immobile di lusso a Londra. All’epoca era prefetto emerito della congregazione delle cause dei Santi, oltre che sostituto per gli Affari Generali, carica questa, che Papa Francesco gli aveva confermato nel 2013. Dopo la sentenza della giustizia vaticana, pur mantenendo il titolo, ha perso i diritti connessi al cardinalato, tra cui quello del voto al conclave.
Nei giorni successivi alla morte del Papa, aveva dichiarato di essere stato “perdonato” da Francesco, manifestando la volontà di entrare nel conclave. Il regolamento prevede che al decesso del Pontefice, i cardinali possono riabilitare al voto altri prelati. Questo aveva fatto intuire che la decisione sarebbe passata nelle mani degli altri prelati.
Poi però, sono venute fuori due lettere firmate F nelle mani del segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, che dimostrerebbero la volontà del Papa che Becciu non partecipasse al voto. Una datata 2013, l’altra nel periodo in cui era costretto al letto nel Policlinico Gemelli di Roma a causa della polmonite bilaterale.
Per cui alla fine, Becciu stesso ha risolto il caso: “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del conclave, ho deciso di obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà di Papa Francesco di non entrare in conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza“.
Innocenza che potrà nel processo d’appello previsto per il prossimo autunno. Intanto, sulla situazione le bocche dei cardinali restano cucite. “Caso Becciu? Non conosciamo tutta la verità”, ha dichiarato Anders Arborelius rispondendo alle domande dei giornalisti uscendo dalle congregazioni pre-conclave in corso in Vaticano.
“Guarda il cielo, che bel clima”, ha scherzato invece il cardinale Christoph Schonborn, intercettato sempre uscendo dalla sesta congregazione di oggi, martedì 29 aprile. “Il caso Becciu? Dovete chiedere a lui”, ha invece risposto il cardinale Angel Sixto Rossi. Il motivo di queste risposte è presto spiegato: “Non ne possiamo parlare”, come ha detto Raphael Seko.
La decisione di Angelo Becciu potrebbe di fatto cambiare gli equilibri all’interno del conclave. Quest’ultimo è composto in totale da 135 elettori, di cui 108 nominati da Papa Francesco. Senza il voto del cardinale sardo, scende ulteriormente la quota dei prelati dell’ala conservatrice. Degli ultimi minuti inoltre, è la notizia arrivata dalla Sala Stampa Vaticana, secondo cui due cardinali non potranno partecipare al conclave per motivi di salute.
Qualcosa già è trapelata nelle ultime ore: il conclave potrebbe essere breve e il prossimo sarà un Papa “buono”. L’obiettivo della Chiesa è portare avanti la missione di Papa Francesco di avvicinare l’istituzione ai fedeli di tutto il mondo.
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