Non sarà un mese facile per le famiglie le quali perderanno un bel po’ di soldi sull’Assegno Unico. Vediamo, di preciso, a quanto ammonteranno queste perdite.
Per essere appena alla metà del terzo mese dell’anno possiamo già dire che le stangate che ci sono piovute addosso potrebbero bastare almeno fino al 2026 o anche oltre. L’anno, infatti, è iniziato con l’inflazione che torna a salire e nel mese di febbraio ha segnato un +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.

E che dire delle bollette? Aumenti impressionanti di cui ci siamo resi tutti conto come ci siamo resi conto che i prezzi dei beni di prima necessità al supermercato continuano ad aumentare. Tutto questo, insomma, sta vanificando i benefici che avremmo dovuto trarre dal taglio del cuneo fiscale e dall’abbassamento delle aliquote Irpef. Speravamo almeno nei bonus che il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato ma, invece, nemmeno l’ombra.
Niente Carta Dedicata a Te, niente bonus nido e niente bonus elettrodomestici. Tutto bloccato in attesa del ricalcolo dell’Isee che, almeno quello, dovrebbe andare a favore delle nostre tasche. Ora un’altra pessima notizia arriva alle famiglie con figli: a marzo l’Assegno Unico sarà molto più basso del previsto. Le perdite, in alcuni casi saranno davvero ingenti.
Assegno Unico: ecco perché a marzo sarà più basso
L’Assegno Unico è un sussidio che spetta alle famiglie con figli fino a 20 anni di età fiscalmente a carico: un bell’aiuto per tantissime coppie che solo con i loro stipendi non ce la farebbero ad arrivare alla fine del mese. Un aiuto che punta a sostenere la genitorialità. A marzo, a differenza di altri bonus, l’Assegno Unico arriverà ma avrà un importo molto più basso per tanti nuclei familiari.
Mentre di altri aiuti come, appunto, bonus nido, bonus elettrodomestici e Carta Dedicata a Te non si sa nulla, l’Assegno Unico arriverà anche a marzo. Il motivo è molto semplice: questo sussidio, a differenza degli altri menzionati, non dipende dall’Isee ma spetta a tutte le famiglie che hanno bambini. L’unica differenza è che a seconda dell’Isee cambia l’importo. Più è basso l’Isee e più alto sarà l’importo dell’aiuto che la famiglie riceverà.

Da quest’anno il Governo ha introdotto una novità importantissima a tal proposito: si possono escludere dal calcolo dell’Isee i titoli di Stato, i libretti postali e i buoni fruttiferi fino a 50.000 euro. Quindi sarà possibile avere un Isee più basso e ottenere un importo dell’Assegno Unico più alto. Piccolo problema: non è ancora possibile modificare il proprio Isee.
In un primo tempo era stato deciso che il ricalcolo dell’Isee sarebbe stato possibile a partire dal 5 marzo. Poi l’Inps ha comunicato che fino ad aprile non si potrà fare nulla. Di conseguenza, non potendo aggiornare il proprio Isee escludendo titoli di Stato, libretti postali e buoni fruttiferi, anche le famiglie che potrebbero fruire di un importo alto dell’Assegno Unico, rischiano di ricevere un importo molto più basso se non, addirittura, il minimo.
Assegno Unico: ecco quanti soldi perderanno le famiglie
Assegno Unico più basso a marzo per tante famiglie le quali non possono ancora procedere al ricalcolo del loro Isee in quanto l’Inps ha informato che sarà possibile solo a partire da aprile. Ma, in concreto, a quanto ammonteranno le perdite? Prendiamo l’esempio di una famiglia che, senza contare i risparmi fino a 50.000 euro, avrebbe un Isee fino a 17.227,33. Tale famiglia avrebbe diritto a ricevere i seguenti importi:
- 201 euro per i figli minorenni
- 97,70 euro per i figli maggiorenni fino a 20 anni
- 97,70 euro a titolo di maggiorazione per i figli sopra il secondo.
Questa famiglia, non avendo la possibilità di fare il ricalcolo dell’Isee e di eliminare titoli di Stato, libretti Postali e buoni fruttiferi fino a 50.000 euro, rischia di trovarsi con un Isee parecchio più alto e, dunque, le spetterà solo l’importo minimo dell’Assegno Unico che, nel 2025, corrisponde a tali cifre:

- 57,50 euro per i figli minorenni
- 28,70 euro per i figli maggiorenni fino a 20 anni
- 17,20 euro per i figli sopra il secondo.
Facendo due rapidi calcoli si può subito notare che le perdite saranno importanti: 143,50 euro per i figli minorenni, 69 euro per i figli maggiorenni fino a 20 anni e 80,50 euro per i figli sopra il secondo. Una famiglia, in totale, a marzo, rischia di ricevere 293 euro in meno di quelli a cui avrebbe diritto.