Roma si prepara ai funerali di Papa Francesco: tutti i dettagli del dispositivo di sicurezza per accogliere fedeli e capi di Stato e di governo da tutto il mondo.
Il dispositivo di sicurezza è pronto. Le ambulanze sono posizionate per prestare soccorso, quando la folla si accalcherà in piazza San Pietro e a Roma per i funerali di Papa Francesco, che si terranno domani, sabato 26 aprile, all’aperto, per accogliere, come si già sta facendo in questi giorni, chi vorrà dare l’ultimo saluto al Pontefice.

Per il “Papa degli ultimi” la Capitale accoglierà i capi di Stato e di governo di tutto il mondo, centinaia di fedeli, nel weekend più importante dell’anno, ma anche il più simbolico e difficile da gestire. Ai funerali del Santo Padre si sono aggiunti infatti, il Giubileo degli Adolescenti e iniziative cittadine per il 25 Aprile, che si sono svolte con sobrietà, come aveva richiesto il governo.
I soccorritori presiederanno le strade e le piazze di Roma, il piano della Protezione Civile è pronto per garantire la sicurezza di tutti. Dalle 9 del 25 aprile, sono arrivati più di cento pullman e sulla base del numero degli stalli prenotati, si stimano almeno 500 arrivi. In totale sono attese almeno 200mila persone e 170 delegazioni istituzionali.
Tremila sono i volontari della Protezione civile scesi in campo, 55 le squadre sanitarie, 11 le postazioni mediche avanzate e il servizio delle ambulanze, potenziato con 52 mezzi in più. Ai vigili del fuoco si aggiungono migliaia di operatori delle forze dell’ordine. Attivo anche il coordinamento tra le Ferrovie e gli aeroporti, con un piano straordinario che prevede più corse a lunga percorrenza e sconti.
Il piano di sicurezza: la grande novità per i funerali di Papa Francesco
La grande novità per i funerali di Papa Francesco è un percorso aggiuntivo: quello che porterà la salma alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui verrà accolta dalle delegazioni di detenuti, migranti, meno abbienti e transgender: gli ultimi che lui tanto amava.
Tutti insieme attenderanno l’arrivo del Pontefice con in mano una rosa bianca, non per dirgli addio, ma per dirgli grazie. E così, l’ultimo saluto di Papa Francesco si carica anche di un potente significato simbolico.
Voli di stato, commerciali e privati porteranno le autorità straniere a Roma. L’arrivo di Donald Trump è atteso per il 25 aprile. In Piazza San Pietro si potrà accedere soltanto oltrepassando un’area con i metal detector e una volta finiti i posti, i funerali potranno essere visti da maxi schermi installati in via della Conciliazione, piazzale Risorgimento e piazza Pia.
Tutto è organizzato anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Un piano già esisteva, è stato stilato in occasione dei funerali di Giovanni Paolo II nel 2005. Ma come detto, ad esso è stato aggiunto una tratta ulteriore che porterà la salma di Francesco a Santa Maria Maggiore, dove ha chiesto di essere tumulato.
Le no fly zone e i tiratori scelti. Cosa sono i bazooka antidrone
Il prefetto di Roma Lamberto Giannini ha fatto sapere che non ci saranno zone rosse, ma aree di controlli e verifiche. E pure una no fly zone nell’area vaticana e anche a Roma. Tiratori scelti saranno schierati sui palazzi e ci saranno anche i bazooka antidrone nella zona di piazza San Pietro. Sono dei dissuasori che, in caso di avvistamento di droni non autorizzati, inibiscono le onde radio e li fanno atterrare.
La Questura di Roma garantirà la sicurezza in superficie, nel sottosuolo e in acqua. In superficie con gli operatori delle forze dell’ordine e piedi e sui mezzi che avranno il compito di guidare i fedeli verso il Vaticano. Roma sarà controllata attraverso dei droni, che invieranno immagini in 3D al Centro per la Gestione della Sicurezza, in modo da monitorare quello che accade.
Nel sottosuolo, con gli Equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che controlleranno le stazioni della metropolitana. Ci sarà infine, la polizia fluviale che in realtà è già impegnata dal giorno di Pasquetta, quando è morto il Papa, a pattugliare il Tevere.