Tragedia ad Alassio, non lontano da Savona. Maria Vittoria Ienca detta Chicca di 62 anni è morta a seguito di un tragico incidente casalingo.
Maria Vittoria era un volto molto noto ad Alassio. Era titolare del negozio di arredamenti Pietro Briozzo ed aveva ricoperto l’incarico di consigliera comunale con delega alla Cultura in passato. Ienca è morta la notte scorsa schiacciata da un letto contenitore.
Il letto si trovava nell’abitazione in cui viveva con il marito che ha chiamato subito i soccorsi quando ha trovato la moglie incastrata. La coppia aveva due figli. Maria Vittorio lascia anche il fratello Massimo, dirigente sportivo che ricopre l’incarico di segretario generale della Sampdoria. Numerose le dimostrazioni di cordoglio per la sua scomparsa.
“A nome nostro e di tutta l’amministrazione comunale – hanno dichiarato il sindaco di Alassio Marco Melgrati e l’assessore al Commercio Franca Giannotta – esprimiamo profondo cordoglio per la tragica e improvvisa scomparsa di Maria Vittoria ‘Chicca’ Ienca, titolare di una delle attività storiche alassine e già consigliere comunale con incarico alla Cultura nella Giunta Avogadro”.
La donna era stimata e benvoluta e, come ha detto il primo cittadino, “il suo ricordo rimarrà sempre vivo in tutti noi. Ai suoi familiari e alle persone a lei care giungano le nostre più sentite condoglianze”. Non si tratta della prima tragedia del genere che sale alla ribalta delle cronache. Lo scorso anno creò molto scalpore la morte di Helen Davey, 39enne che viveva nel nord-est dell’Inghilterra e che gestiva un salone di bellezza.
La donna morì in circostanze apparentemente simili a quelle che hanno portato alla morte di Ienca. A causa del malfunzionamento di un letto con un meccanismo a gas finì soffocata. Si tratta di letti che hanno un meccanismo idraulico attraverso il quale rete e materasso si sollevano dalla base, rivelando un ampio vano portaoggetti. Nel caso inglese fu accertato che uno dei due pistoni era difettoso, quindi la piattaforma cadde improvvisamente.
Nonostante l’intervento della figlia che riuscì a liberare Helen, per la donna non fu nulla da fare. La vicenda sollevò molte polemiche nel Regno Unito. Un medico legale pubblicò un rapporto e inviò una lettera al Ministro delle Imprese briannico Jonathan Reynolds in quanto “l’eventuale guasto dei meccanismi di letti con pistoni presenta un rischio per la vita”.
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