La Domenica delle Palme è stata caratterizzata da attacchi in Ucraina e a Gaza, e dagli appelli del Papa contro le guerre: ecco tutto quello che è successo oggi domenica 13 aprile 2025.
Oggi, 13 aprile 2025, Domenica delle Palme, il mondo intero è stato scosso dal terribile attacco russo sulla città ucraina di Sumy. Il raid missilistico ha provocato morte e distruzione. Tra le vittime di sarebbero anche vittime civili innocenti, tra cui anche bambini.
“Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, – ha detto la premier italiana Giorgia Meloni – che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal presidente Usa Donald Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali. Esprimo il mio più sincero cordoglio per le vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo ucraino. Continueremo a lavorare per fermare questa barbarie”.
Proprio oggi Papa Francesco, ancora convalescente dopo la polmonite bilaterale, ha rivolto un breve saluto ai fedeli in piazza San Pietro, dove si è recato al termine della messa celebrata per la Domenica delle Palme dal cardinale Leonardo Sandri. “Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa”, ha detto il Pontefice che si è anche recato in Basilica per un momento di preghiera.
Il Santo Padre, nel testo scritto dell’Angelus, ha lanciato un nuovo appello per la pace: “Venga finalmente la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Sud Sudan. Maria, Madre Addolorata, ci ottenga questa grazia e ci aiuti a vivere con fede la Settimana Santa. E ricordiamo anche il Libano dove cinquant’anni fa cominciò la tragica guerra civile: con l’aiuto di Dio possa vivere in pace e prosperità”.
Per quanto concerne la cronaca italiana, la domenica è stata scossa dal terribile omicidio del 19enne Davide Carbisiero, il cui cadavere è stato trovato all’interno di un bar sala slot di Cesa, nel Casertano, alle 7 di questa mattina. Si tratta di un giovane incensurato. Sul delitto stanno indagando i carabinieri, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli.
I militari stanno verificando se la morte possa essere legata al papà della fidanzata della vittima, che ha avuto una condanna per spaccio di stupefacenti ed è uscito da poco dal carcere. Il delitto nelle modalità potrebbe individuare una matrice di criminalità organizzata. Il lavoro degli inquirenti è indirizzato a ricostruire le ultime ore del ragazzo, e i suoi rapporti familiari e quelli delle persone a lui vicine.
A Palermo, invece, tre giovani detenuti sono evasi dal carcere minorile Malaspina calandosi dalle mura di cinta con le lenzuola intrecciate. Un elicottero della polizia è impegnato nelle ricerche. Due di loro sono stati ripresi, un terzo fuggiasco è ancora libero. I tre sono riusciti a fuggire grazie ad alcune lenzuola intrecciate e calate da uno dei muri di cinta dell’istituto penitenziario minorile.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha commentato: “Ora basta, siamo pronti a manifestare in tutta la regione attuando tutte le legittime forme di protesta“. Capece ha chiesto che “chi di dovere tenga in considerazione le criticità del personale di polizia penitenziaria che lavora nelle carceri siciliane“.
Poche ore prima del massacro di Sumy, in Ucraina, anche a Gaza, teatro di un’altra guerra che dura da anni, sono risuonate le sirene. Le forze israeliane hanno attaccato nel corso della notte l’ospedale al Ahli di Gaza, noto anche come l’ospedale Battista. Due missili lanciati dall’Idf hanno completamente distrutto l’ingresso e innescato un incendio che ha interessato anche l’area di emergenza, il laboratorio e la farmacia.
Danneggiato anche il reparto di chirurgia e le apparecchiature per la produzione di ossigeno per le unità di terapia intensiva. I soccorritori alla ricerca di sopravvissuti e feriti tra le macerie. Pazienti e personale hanno dovuto abbandonare la struttura, la più importante del nord della Striscia, che ora è fuori uso.
Un infortunio muscolare ha spezzato il sogno del tennista Lorenzo Musetti nella finale del torneo Open di Montecarlo. L’azzurro, alla sua prima finale in un Masters 1000, se l’è giocata contro il re attuale della terra rossa, lo spagnolo Carlos Alcaraz. Il 3-6, 6-1, 6-0 al Country Club del Principato di Monaco ha incoronato Carlitos al primo successo a Montecarlo, riposizionandolo al numero 2 del ranking Atp.
“Sono deluso, non immaginavo certo questo finale: speravo di potermela giocare fino in fondo”, ha commentato Musetti. Inutile, sul 3-0 che aveva già evidenziato l’impossibilità di Musetti di opporsi, l’intervento in campo del medico e del fisioterapista, inefficaci l’antidolorifico e il massaggio. Da quel momento l’azzurro non è riuscito più a opporre resistenza ai cambi di direzione di Alcaraz.
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