Paura nella notte in Italia: oggi mercoledì 16 aprile 2025 una fortissima scossa di terremoto ha svegliato la popolazione quando ancora non era l’alba.
Il sisma ha generato molta preoccupazione, tanto che sono state moltissime le telefonate giunte ai numeri di soccorso ed in particolare ai vigili del fuoco. Fortunatamente, però, almeno per il momento, non sono stati registrati danni o feriti. Sono in corso adesso ulteriori accertamenti e verifiche sul territorio.
La scossa di terremoto si è verificata in mare, al largo delle coste del mar Ionio meridionale. L’epicentro nello specifico è stato localizzato a circa 89 chilometri da Siracusa e a 48 chilometri di profondità, nella Sicilia orientale. Pur verificandosi in mare, l’onda sismica ha raggiunto sia l’isola sia la Calabria ed è stata chiaramente avvertita a Siracusa ed in tutta la provincia. Stando ai rilievi dell’Istituto nazionale dei geofisica e vulcanologia (Ingv), la magnitudo registrata è di 4.8.
La scossa è avvenuta alle 3 e 26 della scorsa notte. Il sisma è stato avvertito dalla popolazione a Catania, Siracusa, Ragusa, Messina e Enna, ma, come già accennato, anche in Calabria, soprattutto nella provincia di Reggio Calabria. Tutto questo, nonostante i 72 chilometri dall’epicentro dal capoluogo calabrese. Centinaia le segnalazioni dalla Sicilia a dalla Calabria anche attraverso le app di rilevazione dei terremoti.
“Non è stata diramata un’allerta tsunami per l’area. – hanno fatto sapere dall’Ingv – La soglia di attivazione del Centro Allerta Tsunami è infatti magnitudo 5.5. Guardando ai dati storici disponibili per l’area, si nota che in particolare l’epicentro del terremoto odierno è localizzato in un’area dove sono riportati diversi eventi di magnitudo inferiore a 5.5. Le aree sismiche più rilevanti sono quelle della Calabria meridionale e dello Stretto di Messina e della Sicilia orientale“.
Proprio ieri il tema dei terremoti in Italia è stato all’ordine del giorno della Cabina di coordinamento riunitasi a Roma alla presenza del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. Secondo quanto emerso dal tavolo, ci sarebbe stato un significativo passo avanti sul Programma nazionale per la prevenzione sismica degli edifici pubblici. Il Piano al momento ha una dotazione di 285 milioni complessivi, ripartiti nel quinquennio 2024-2028.
“Gli immobili pubblici da adeguare alle norme antisismiche (scuole, ospedali, municipi, caserme, beni culturali) – ha chiarito Musumeci – dovranno ricadere in zona sismica 1, quindi ad elevato rischio terremoto, ed essere dotati di progetti immediatamente cantierabili. Al tempo stesso, sulla base delle informazioni fornite dalle amministrazioni, sarà pubblicato un report informativo sullo stato di avanzamento di tutti gli interventi in corso”.
Tre le linee d’azione previste. La prima prevede il finanziamento delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici. La seconda è relativa al finanziamento degli interventi strutturali di riduzione del rischio sismico (miglioramento e adeguamento sismico).
L’ultima prevede il potenziamento delle attività di prevenzione strutturale. Entro trenta giorni verrà stilato un primo elenco di interventi prioritari, per essere finanziati con le risorse del Programma.
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