Funerali del Papa e cortei per la Liberazione: Roma si prepara al weekend più difficile di sempre

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By Giovanna Sorrentino

L’ordine pubblico al centro dell’attenzione: Roma si prepara alle manifestazioni del 25 aprile e ai funerali del Papa. I protocolli sono pronti mentre il mondo piange la perdita di Francesco.

La sensazione è quella di un mondo fermo dal giorno 21 aprile, giorno della morte di Papa Francesco, lo stesso del Lunedì dell’Angelo. In Vaticano, a Roma, in Italia, nel mondo: la sola voce all’unisono è quella del cordoglio e del dolore.

Fedeli a Roma per l'ultimo saluto al Papa
Funerali del Papa e cortei per la Liberazione: Roma si prepara al weekend più difficile di sempre (Ansa Foto) – buongiorno.it

Tra le polemiche, anche il giorno della Liberazione è passato in secondo piano. La decisione del Cdm del lutto nazionale di cinque giorni e la conseguente richiesta di celebrare la Festa nazionale del 25 aprile in modo sobrio, ha scatenato la polemica delle opposizioni, che accusano il governo di “toni troppo sommessi” per ricordare chi ha partecipato alla lotta contro il nazifascismo.

Anche una rappresentante del governo russo arriverà in Vaticano sabato 26 aprile, quando alle ore 10 si terrà la messa esequiale del Papa, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Ai funerali parteciperanno moltissimi leader mondiali, incluso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ricordiamo che il capo del Cremlino Vladimir Putin non può venire a Roma perché destinatario di un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale, emesso il 17 marzo del 2023 con l’accusa di deportazione.

Il tragitto inedito della salma di Papa Francesco dopo i funerali

La salma di Papa Francesco, dopo la messa, sarà portata nella Basilica di San Pietro e da lì, a Santa Maria Maggiore per la tumulazione. È lì che il Santo Padre ha chiesto di essere seppellito, nella terra, a differenza dei suoi predecessori. Si tratta di un tragitto inedito, che ha richiesto modifiche al protocollo di sicurezza.

La bara del Santo Padre resterà aperta per l’ultimo saluto ai fedeli fino a venerdì sera: in questi ultimi giorni moltissime persone da tutto il mondo si sono recati a San Pietro per l’ultimo saluto.

Un flusso ininterrotto che è destinato ad aumentare per il giorno delle esequie. Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci stima un numero al di sopra di un milione. Il piano di sicurezza è pronto e “concordato”, anche “sull’esperienza maturata nel passato sulla base dell’ultimo funerale del Pontefice”, ha dichiarato in un intervento in Rai.

Percorsi blindati, massiccia presenza di forze dell’ordine, con l’obiettivo di tenere tutto sotto controllo, “nella misura in cui naturalmente questo sarà possibile farlo, perché abbiamo la presenza di centinaia di migliaia di fedeli”.

La città di Roma sta per affrontare uno dei weekend più importanti e difficili da gestire, sia sotto l’aspetto simbolico sia dell’ordine pubblico. La scelta di Papa Francesco di essere sepolto a Santa Maria Maggiore ha imposto modifiche al protocollo della cerimonia, e ovviamente anche della sicurezza della Capitale.

Sicurezza difficile da gestire anche perché, come detto, tra i cinque giorni di lutto nazionale è rientrato anche il 25 aprile, ottantesimo anniversario della Liberazione. Una macchina operativa partita subito dopo la morte del Papa, che raggiungerà l’apice con l’arrivo dei capi di Stato e di governo di tutto il mondo.

Funerali del Papa e 25 aprile: il protocollo di sicurezza nei dettagli

Uno dei motivi più importanti dell’allerta è l’arrivo del presidente Usa Donald Trump, previsto per domani, giorno della Liberazione. Il capo della Casa Bianca insieme con la first lady Melania, alloggerà a Villa Taverna, nel quartiere Parioli, completamente blindato.

Ogni suo spostamento sarà seguito e monitorato dagli agenti italiani e dei servizi segreti Usa. I movimenti di tutte le delegazioni nazionali sono stati organizzati e verranno gestiti con piani di sicurezza ad hoc. Nello stesso giorno, sono previsti cortei per celebrare il 25 Aprile, in particolare a Porta San Paolo, dove ci sarà un presidio organizzato da attivisti palestinesi “contro il sionismo”.

Piazza San Pietro sarà transennata e si potrà accedere solo dopo aver attraversato i metal detector. L’intera area sarà bonificata anche nel sottosuolo, e verrà monitorata dall’alto con telecamere in 3D. Sui tetti verranno posizionati tiratori scelti, le unità cinofile e gli artificieri pattuglieranno tutti gli accessi.

Lungo il fiume Tevere sarà attiva la polizia fluviale, mentre i vigili del fuoco scenderanno in campo con i reparti NBCR, per difendere i presenti da eventuali minacce nucleari, radiologiche, chimiche o batteriologiche. Dispositivi antidrone saranno pronti ad agire in caso di presenze non autorizzate.

Piazza San Pietro sarà gremita e chi non riuscirà ad accedervi potrà seguire i funerali sui maxischermi in via della Conciliazione, piazza Pia e piazza Risorgimento.

Per il difficile weekend, la Regione Lazio ha predisposto anche un piano sanitario, che riguarderà anche il Giubileo degli Adolescenti previsto per domenica 27. Sessantotto ambulanze, centotrenta squadre di soccorso a piedi.

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