Papa Francesco è morto ieri all’età di 88 anni. Il Vaticano ha dichiarato che la causa del decesso è stata un ictus che lo ha portato in coma e ad un arresto cardiaco.

Il primo Pontefice latinoamericano della storia sarà ricordato nel mondo per la sua umiltà e la sua attenzione per i poveri. Uno stile che ha anche allontanato molti conservatori con le sue critiche al capitalismo e al cambiamento climatico.
Francesco era tornato in Vaticano dopo 38 giorni di ricovero in ospedale per una crisi respiratoria che si è trasformata in una polmonite bilaterale. L’ultima apparizione pubblica è avvenuta domenica con la benedizione pasquale e un giro in papamobile tra la folla festante in piazza San Pietro.
Papa Francesco: il drappo rosso e la cera negli appartamenti
L’appartamento del Papa al Palazzo Apostolico dopo la morte del Papa è stato drappeggiato con un nastro rosso attraverso le maniglie delle porte. Poi hanno versato cera liquida sul fiocco e vi hanno impresso il sigillo papale di Francesco per tenere fermo il nodo. Non è chiaro se sia stato chiuso anche l’altro appartamento di Francesco a Casa Santa Marta, dove Francesco aveva scelto di vivere dalla sua elezione nel 2013.
Il Papa nel suo testamento ha decretato che dovrà essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in una semplice tomba sotterranea. Qui c’è l’icona prediletta della Vergine Maria, alla quale era particolarmente devoto. Il Vaticano ha iniziato la preghiera del Rosario in piazza San Pietro. Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, ha guidato la preghiera al tramonto.

La prima lettura è stata pronunciata da suor Raffaella Petrini, presidente dello Stato della Città del Vaticano e una delle donne di più alto rango in Vaticano. La sua nomina è stata un segno dell’insistenza di Francesco affinché alle donne vengano assegnati ruoli più importanti e decisionali.
Il Vaticano ha fatto sapere che il pubblico potrà iniziare a rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco a partire da mercoledì nella Basilica di San Pietro. La data sarà confermata quando i cardinali si riuniranno per la prima volta questa mattina.
La canonizzazione di Carlo Acutis è stata rinviata
La bara di Francesco sarà spostata dalla cappella di Casa Santa Marta, dove viveva, alla Basilica di San Pietro per essere esposta al pubblico. Non è stata annunciata la data per il funerale, che dovrà comunque tenersi tra i quattro e i sei giorni successivi alla morte. La canonizzazione di Carlo Acutis è stata rinviata in quanto programmata per domenica.
Francesco ha fatto la sua ultima apparizione pubblica la domenica di Pasqua, quando è uscito per benedire migliaia di persone in piazza San Pietro e ha offerto loro una sorprendente corsa in papamobile attraverso la piazza, suscitando acclamazioni e applausi scroscianti. Prima aveva incontrato brevemente il vicepresidente degli Stati Uniti Jd Vance. Ha eseguito la benedizione dalla stessa loggia dove si era presentato al mondo il 13 marzo 2013, come 266esimo papa.