La TARI continua a far parlare di sé quest’anno più che mai. Molti contribuenti potrebbero avere diritto ad ingenti rimborsi ma non lo sanno. Per scoprirlo bisogna controllare un dettaglio.
Mai tassa fu più discussa della Tari 2025: questa tassa, che ogni anno dobbiamo pagare al nostro Comune, quest’anno sembra farci impazzire a causa non solo degli aumenti ma anche di continue novità a riguardo. Ora viene fuori che, per anni, molti di noi potrebbero aver pagato molto più del dovuto.

La Tari quest’anno ci ha messo davvero in ginocchio: in alcuni Comuni gli abitanti hanno sborsato addirittura più di 500 euro. Cifre davvero pazzesche per una famiglia nella media. Eppure è così e, nonostante la possibilità di rateizzare, molte persone sono state messe in serie difficoltà da questa tassa locale. Ora, tuttavia, si scopre che molti potrebbero avere diritto ad un ingente rimborso.
Naturalmente, però, se non ne siamo a conoscenza il nostro Comune non ci accrediterà alcun rimborso: dobbiamo essere noi a scoprire se abbiamo sborsato un importo troppo alto e, quindi, chiedere che i soldi che abbiamo pagato in esubero ci vengano restituiti.
Tari: ecco a chi spetta il rimborso
La Tari è una tassa che ogni anno paghiamo al nostro Comune di residenza. Quest’anno è stata particolarmente “pesante” e in alcuni Comuni ha addirittura superato 500 euro a famiglia. Cifre importanti soprattutto se poi vengono sommate anche alle bollette sempre più care e ai rialzi sui generi alimentari. Molti contribuenti, tuttavia, non ne sono a conoscenza ma potrebbero avere diritto ad un bel rimborso.
La Tari è la Tassa sui Rifiuti e, come anticipato, è una tassa che paghiamo ogni anno non allo Stato ma al nostro Comune. Molti, da tempo lamentano di pagare cifre troppo alte ma fino ad ora si pensava fossero le classiche lamentele di chi si trova, obtorto collo, a pagare l’ennesima tassa. Ora si scopre che, invece, molti cittadini in effetti per anni hanno pagato molto più di quello che avrebbero dovuto.

Infatti, recenti verifiche, hanno dimostrato che diversi Comuni, negli ultimi anni hanno calcolato in modo errato la quota variabile, cioè la quota che varia, appunto, da Comune a Comune. In pratica, in molti casi, sarebbe stata addebitata più volte la quota per la stessa abitazione. Questo banale errore ha fatto sì che per anni molti contribuenti hanno sborsato diverse centinaia di euro in più.
Come fare a capire se abbiamo pagato più del dovuto? E’ molto semplice: occorre recuperare le ricevute dei pagamenti effettuati e confrontare le cifre che abbiamo pagato con le tabelle tariffarie ufficiali sul sito del nostro Comune. Se emerge che la quota variabile è stata applicata più volte, allora possiamo presentare una richiesta di rimborso al nostro Comune allegando la documentazione necessaria. Qualora la richiesta venisse respinta ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori per ricevere assistenza.