Addio Tari, alcuni fortunati non dovranno più preoccuparsi della tassa sui rifiuti. Vediamo che cosa è cambiato e chi sarà esente dal pagamento.
Oltre alle bollette di luce e gas sempre più alte e ai rialzi sui generi alimentari e sui medicinali, quest’anno ci saremo accorti tutti che, quasi ovunque, un’altra spesa è aumentata: la TARI. La Tari è la tassa sui rifiuti che dobbiamo pagare ogni anno al Comune in cui viviamo.

Possiamo pagarla in un’unica soluzione oppure possiamo rateizzarla. Il suo importo varia in relazione a tre fattori:
- le dimensioni dell’appartamento in cui viviamo;
- il numero di componenti del nucleo familiare;
- il nostro Comune di residenza.
Tra un Comune e l’altro, infatti, in base soprattutto all’efficienza del sistema di raccolta differenziata, possono esserci notevoli differenze di prezzo riguardo questa tassa. Ma da ora in poi molte famiglie verranno sollevate da questa spesa: non dovranno più pagare la Tari per intero.
Tari: ecco chi non dovrà più pagarla per intero
Una delle tasse meno benvolute dagli italiani è la Tari, la tassa sui rifiuti. Si tratta di una tassa comunale il cui importo varia molto non solo in base alle dimensioni della nostra casa ma anche in base al nostro Comune di residenza. D’ora in avanti molti si libereranno di questa tassa: non dovranno più farsene carico.
E chi pagherà la Tari se alcune famiglie non se ne faranno più carico? Si tratta di un entrata molto importante per le casse dei Comuni per poter organizzare al meglio il servizio di raccolta dei rifiuti. A pagare la Tari – o, almeno, parte di essa, ci penserà direttamente lo Stato.

Infatti, oltre al bonus bollette, ora arriva anche il Bonus Tari. Negli ultimi anni questa tassa è diventata decisamente più pesante soprattutto in alcuni Comuni in cui le famiglie hanno pagato quasi il doppio rispetto alla media nazionale. In particolare, nel 2024, il Comune più oneroso sul fronte della Tari è stato Pisa mentre il più economico è stato il Comune de La Spezia, in Liguria. Due Comuni abbastanza vicini tra loro ma lontanissimi in fatto di tassa sui rifiuti.
Molte famiglie, già pesantemente messe in difficoltà dai rincari sulla spesa e sulle bollette, non riescono più a far fronte anche al pagamento di questa tassa comunale e, dunque, il Governo Meloni ha deciso di scendere in campo con il bonus Tari. Il sussidio consisterà in uno sconto del 25% sull’importo totale della tassa. Si rivolgerà a famiglie in stato di difficoltà economica con Isee non superiore a 9530 euro.
Nel caso di famiglie numerose con almeno 4 figli a carico, però, la soglia limite per l’Isee salirà fino a 20.000 euro. Come già per il bonus bollette, anche per il bonus Tari non occorre fare richiesta: una volta verificato l’Isee, verrà applicato lo sconto direttamente sul bollettino che si riceverà a casa. Il bonus Tari e il bonus bollette si potranno cumulare: le famiglie aventi diritto potranno fruire di entrambe le agevolazioni.