Nuova terribile strage di civili a Dnipro, in Ucraina. Tre persone sono state uccise e altre 30 sono rimaste ferite in un attacco con droni russi nella notte.
Il bilancio potrebbe aggravarsi già nelle prossime ore. Il raid segue di pochi giorni quello avvenuto a Sumy nel giorno della Domenica delle Palme, che ha provocato oltre 30 vittime e l’indignazione internazionale.
Anche stavolta si tratterebbe di vittime civili, tra cui una bambina ed un’anziana. Il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk Serhii Lysak ed il sindaco di Dnipro Borys Filatov hanno affermato che i feriti si trovano negli ospedali di tutta la città per essere curati. Sarebbero cinque i bambini ricoverati tra cui uno di nove mesi, uno di sei anni e uno di 11 anni. Almeno 16 persone sono attualmente sotto controllo medico in ospedale, di cui una in gravi condizioni.
Diversi incendi hanno devastato la città. Abitazioni, istituti scolastici, strutture culturali e automobili sono state danneggiate nell’attacco russo. Nessun passo in avanti, insomma, per un cessate il fuoco con la Russia.
Che ha cominciato la guerra di aggressione contro l’Ucraina ormai oltre tre anni fa. Il ruolo di mediatore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha prodotto solamente una fragilissima tregua riguardante l’esclusione delle infrastrutture energetiche dagli attacchi aerei e missilistici.
Il 18 marzo, il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato di aver ordinato al suo esercito, in seguito a una telefonata con Trump, di cessare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine per trenta giorni. “Dobbiamo rispondere agli attacchi russi. – ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’attacco di Sumy – Non lasceremo in pace su questa terra questi bastardi che hanno ucciso il nostro popolo. Abbiamo tutto il diritto di farlo. È assolutamente giusto rispondere agli assassini nel modo che meritano“.
Passi in avanti ci sarebbero invece per l’accordo sulle terre rare tra Ucraina e Stati Uniti. Un accordo saltato all’ultimo momento alcune settimane fa, a seguito della lite in diretta televisiva tra Trump e Zelensky nello Studio ovale della Casa bianca. “Gli aspetti giuridici di base sono quasi completati. – ha fatto sapere Zelensky – Se tutto continuerà a procedere con la stessa rapidità e costruttività, l’accordo porterà risultati economici a entrambi i nostri Paesi. Sia all’Ucraina sia all’America”.
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